Caratteristiche

Per far fronte alla necessità di operare test diagnostici sullo stato cognitivo del paziente si è scelto di creare 5 contenuti specifici utilizzati dalla letteratura sul trattamento delle patologie geriatriche. Questi contenuti sono veicolati dal robot e dalla piattaforma RoboMate che condurranno l’esecuzione del test chiedendo all’operatore umano di operare delle scelte valutative che saranno poi registrate e analizzate al fine di ottenere un punteggio complessivo delle risposte del paziente.

Di seguito si dettagliano le attività funzionali operative dei 5 test in oggetto.

1. Test MMSE

Il Mini-Mental State Examination, o MMSE (Folstein et al., 1975), è un test neuropsicologico per la valutazione dei disturbi dell’efficienza intellettiva e della presenza di deterioramento cognitivo.

Il MMSE è spesso utilizzato come strumento di screening nell’indagine di soggetti con demenza, e con sindromi neuropsicologiche di natura differente.

Il test è costituito da trenta item (domande), che fanno riferimento a sette aree cognitive differenti:

  • orientamento nel tempo
  • orientamento nello spazio
  • registrazione di parole
  • attenzione e calcolo
  • rievocazione
  • linguaggio
  • prassia costruttiva

Esecuzione Test MMSE

Il robot Pepper è stato programmato per eseguire il test in modalità semi-autonoma, ciò indica che il robot predisporrà i trenta item sequenzialmente rivolgendosi sia al paziente attraverso interazione verbale, che  all’operatore provvisto di tablet e app RoboMate connessa al robot Pepper. L’operatore valuterà le risposte corrette e quelle sbagliate fornite dal paziente.

La app RoboMate evidenzierà l’ambito di intervento del test, la domanda eseguita dal robot ed eventuali suggerimenti al operatore per valutare al meglio le risposte del paziente.

Valutazione Test MMSE

Al termine del test il robot raccoglierà le risposte e le valutazioni calcolando il punteggio totale compreso tra un minimo di 0 ed un massimo di 30 punti. Un punteggio uguale o inferiore a 18 è indice di una grave compromissione delle abilità cognitive; un punteggio compreso tra 18 e 24 è indice di una compromissione da moderata a lieve, un punteggio pari a 25 è considerato borderline, da 26 a 30 è indice di normalità cognitiva.

2. Matrici di Raven

Le matrici di Raven, dette anche matrici progressive, sono un test utilizzato per la misurazione dell’intelligenza non verbale. Questo è strutturato secondo la somministrazione di schede quiz dove In ogni scheda viene richiesto di completare una serie di figure con quella mancante. Ogni gruppo di item diventa sempre più difficile, richiedendo una sempre più elevata capacità di analisi, codifica, interpretazione e comprensione degli item. Le matrici di Raven sono considerate il test elettivo per misurare il fattore gf dell’intelligenza, ovvero l’intelligenza definita fluida.

Vi sono tre differenti tipi di matrici, per diversi tipi di pazienti:

  • Matrici Progressive colorate (Bambini da 5 a 11 anni e gruppi speciali)
  • Matrici Progressive Standard (Adolescenti e adulti da 12 a 80 anni)
  • Matrici Progressive Avanzate (Adolescenti e adulti con abilità superiori)

In accordo con quanto afferma l’autore, le matrici progressive insieme ad un test di vocabolario sono in grado di misurare i due principali fattori dell’intelligenza secondo Raymond Cattell:

  • Abilità di pensare chiaramente e di dare un senso alla complessità (intelligenza fluida e svincolata dalla cultura).
  • Abilità di conoscenza, produzione ed elaborazione di informazioni, tipicamente di natura linguistica e legate alla cultura (intelligenza cristallizzata)

Questo test, che si pone l’obiettivo di misurare il fattore generale dell’intelligenza, è stato definito un test eccellente sia dal punto di vista psicometrico che da quello fattoriale.

Nell’ambito del progetto TRAIT il robot Pepper eseguirà il test delle matrici colorate in modalità assolutamente autonoma, quindi senza intervento di operatore esterno.

Pepper predisporrà attraverso 3 serie (A , AB, B) da 12 matrici ciascuno in serie per un totale di 36 matrici complessive e a difficoltà crescente e ne valuterà direttamente la risposta del paziente.

La sequenza delle matrici è identificata di seguito con le 3 serie:

  1. Serie A : capacità di simmetria
  2. Serie AB: pensiero concettuale
  3. Serie B: capacità di identificazione

Esecuzione del test matrici di Raven

Le 3 serie sono predisposte all’interno di un singolo esercizio somministrato al paziente dalla durata di 15-20 min circa.

L’interazione con il robot avverrà attraverso la consegna che indica di selezionare la giusta immagine in base allo stimolo indicato, si tratta di trovare il simbolo mancante che combacia con il pattern indicato dall’immagine.

Quindi il paziente toccando l’immagine presente sul tablet del robot (non il tablet in uso all’operatore con l’app RoboMate) effettuerà la risposta opportuna.

L’operatore può in ogni caso operare sul tablet la risposta del paziente nel caso il paziente sia impossibilitato ad accedere al tablet del robot, di fatto questa condizione di “doppi comandi” permette di intervenire sul robot in tempo reale in qualsiasi momento permettendo anche all’operatore di sollecitare il paziente alla risposta nel caso risulti che questo sia distratto o di rispondere per lui a seguito di una richiesta del paziente.

Per visualizzare altri video sui test e altri approfondimenti visitare il Canale YouTube di Trait